Maggio 17, 2024

I farisei e gli scribi non conoscono la misericordia di Gesù né quella del Padre! (Gv 8,19). Forti, ricorrendo alla Legge, cercano di accusare una donna di adulterio trascinandola davanti a Gesù. Dimenticano, ben volentieri, le tante infedeltà all’alleanza, il rapporto con Dio e le tante infedeltà matrimoniali. La prostituzione è stata tante volte richiamata e accusata al popolo dell’alleanza da molti profeti. È il simbolo profetico per indicare l’idolatria.

Tante volte il profeta Osea, paragona il popolo, a una moglie che si è prostituita. In Ezechiele, il Signore, è ferito da colei che ha colmato di tenerezza e amore.

È particolare come il dito misterioso di Gesù, imperterrito continua a scrivere per terra. Chissà cosa? Forse, Gesù scrive su tutti i nostri cuori donandoci un cuore nuovo “Vi darò un cuore nuovo metterò dentro di voi uno spirito nuovo toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne” (Ez 36,26).

In quel gesto, è la misericordia di Dio ci raggiunge, ci interroga e ci invita ad aprire il nostro cuore. Davanti allo sguardo di Gesù, ci scopriamo tutti adulteri, infedeli.

La Quaresima è tempo di grazia per esser condotti per mano Sua nel deserto. Certamente il Signore parlerà al nostro cuore. Perdonati faremo cadere le tante pietre già disposte a lapidare il prossimo, con la lingua, con giudizi e il dito puntato.

È il momento, in cui i Signore desidera prenderci per mano e liberarci dal peccato. Ci chiama a essere suoi discepoli e testimoni fedeli del Suo amore nella Chiesa, Sua Sposa.

“Neanch’io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più” (Gv 9,11).

Diacono Pietro Carfagno