Ottobre 15, 2024

Migranti e rifugiati. Dio cammina con il suo popolo

Per la Giornata del migrante e del rifugiato, che si celebra il prossimo 29 settembre, papa Francesco ha preparato un messaggio che ha intitolato: Dio cammina con il suo popolo.

Le migrazioni sono messe in relazione con la natura itinerante della Chiesa, espressa dalla parola “sinodo” (insieme in cammino). La comunità cristiana come “popolo di Dio in cammino nella storia, peregrinante, diremmo ‘migrante’ verso il Regno dei cieli”. Viene spontaneo il riferimento alla narrazione biblica dell’Esodo, che presenta il popolo d’Israele in cammino verso la terra promessa: un lungo viaggio dalla schiavitù alla libertà che prefigura quello della Chiesa verso l’incontro finale con il Signore.

Gli stessi migranti sono “un’immagine viva del popolo di Dio in cammino verso la patria eterna. I loro viaggi di speranza ci ricordano che «la nostra cittadinanza, infatti, è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo»”.

Le due immagini, quella dell’esodo biblico e quella dei migranti, presentano diverse analogie. “Come il popolo d’Israele al tempo di Mosè, i migranti spesso fuggono da situazioni di oppressione e sopruso, di insicurezza e discriminazione, di mancanza di prospettive di sviluppo. Come gli ebrei nel deserto, i migranti trovano molti ostacoli nel loro cammino: sono provati dalla sete e dalla fame; sono sfiniti dalle fatiche e dalle malattie; sono tentati dalla disperazione”.

Dio non solo cammina con il suo popolo, ma anche nel suo popolo, nel senso che si identifica con gli uomini e le donne in cammino attraverso la storia, in particolare con gli ultimi, i poveri, gli emarginati. “Per questo, l’incontro con il migrante, come con ogni fratello e sorella che è nel bisogno, è anche incontro con Cristo”.

Il messaggio di papa Francesco per la Giornata dedicata ai migranti e ai rifugiati, si chiude con un appello alla preghiera “per tutti coloro che hanno dovuto abbandonare la loro terra in cerca di condizioni di vita degne. Sentiamoci in cammino insieme a loro, facciamo ‘sinodo’ insieme”.