Novembre 7, 2025

La preghiera, radice dell’agire: senza di essa nessuna Caritas è possibile

preghiera

Prima dell’ascolto, prima dell’accoglienza, prima dell’azione concreta, viene la preghiera.
Non come rifugio, ma come sorgente.
Non come alternativa al fare, ma come fondamento di ogni fare autentico.

Noi di Caritas Salerno sentiamo forte questa verità: senza la preghiera, non si va da nessuna parte.
La carità che non nasce dalla relazione con Dio rischia di trasformarsi in semplice assistenza, attivismo, organizzazione efficiente ma svuotata di senso.

La preghiera ci ricorda per chi e con chi operiamo.
È lì che ascoltiamo la Parola, riconosciamo i volti, ritroviamo i nomi. È nella preghiera che impariamo a guardare le persone non come “utenti” o “casi sociali”, ma come fratelli e sorelle amati da Dio.

Ogni azione, ogni progetto, ogni scelta pastorale, dovrebbe nascere così:
in silenzio, in ascolto, in discernimento.
Perché la carità cristiana non è solo fare il bene, ma farlo nello Spirito del Vangelo.

La preghiera è anche ciò che ci sostiene nei momenti di stanchezza, quando le forze sembrano mancare, quando la sofferenza incontrata è troppa. È lo spazio dove possiamo portare il dolore degli altri, trasformandolo in offerta, supplica, speranza.

Per questo motivo, anche come équipe Caritas, siamo chiamati a custodire tempi comuni di preghiera:
per lasciarci formare dal Vangelo,
per ricordare che la missione non è nostra, ma del Signore,
e per restare uniti in ciò che conta davvero.

Solo se radicata nella preghiera, la carità diventa profetica, libera, disinteressata.
Solo così è possibile camminare ogni giorno accanto agli ultimi, senza perdere il senso del passo.

“Senza di me non potete far nulla.” (Gv 15,5)


📌 Se sei volontario o operatore Caritas, trova tempo per la preghiera personale e comunitaria. Anche pochi minuti al giorno, ma vissuti con cuore sincero, possono trasformare il tuo servizio.