Dicembre 5, 2024

“…ebbe fame…” il Maestro di Nazareth, il Signore del cielo e della terra, ebbe fame!
Lui, l’Onnipotente e divinamente umano, ha fame… fame di cosa?
Questa fame sconcerta, rattrista, confonde ogni uomo che ama il suo Signore.
La quaresima, nuovo tempo e nuova opportunità di incontro con il Risorto, ci spinge a capire la fame del
Maestro di Nazareth… Qual è questa fame? Quale la fame del Maestro?
Quale mensa preparare per alleviare questi morsi della fame?
È fame e sete di verità, non la Sua ma la nostra verità! Verità prima di tutto su noi stessi, verità che scende
fin “nelle fenditure della roccia” del nostro cuore, lì dove è nascosto, ma energicamente vivo, il nostro
egoismo, il nostro io, pronto ad aggredire… tutto e tutti, sempre!
È fame e sete, quella del Maestro di Nazareth di purezza nello sguardo, il mio, il tuo; sguardo che dopo
secoli di cammino, è ancora bloccato dalla trave che ostruisce la limpidezza del guardare vero, del guardare
solo per contemplare e mai per giudicare.
È fame e sete di incontro! Lui, che ha consumato le strade del mondo ha fame di incontro dell’uomo del
nostro tempo, ha fame di incontri veri e non liturgicamente fugaci e tranquillizzanti; ha sete, il Maestro, del
nostro “stare” con Lui…
Quaresima è tempo di dare da mangiare, di dissetare quel Dio che all’incrocio del nostro vagare ci dice:”
dammi da bere” (Gv 4,10) perché è affamato e assetato della nostra intimità con Lui, intimità di chi chiede
di essere amato; quell’intimità che non consce tempo, luogo spazio, ma che è Amore che costruisce, che
vince, che disseta, l’uomo e il suo Signore!
Buon cammino incontro al Risorto!

Diac. Carmine Martorelli