Aprile 24, 2024

Amministratori dei doni di Dio

XXV domenica Tempo Ordinario
Vangelo Lc 16, 1-13
Il brano di oggi sinteticamente con una parabola, ci presenta un “amministratore” che nel servire un uomo ricco ne sperperava il patrimonio. Gli fu chiesto di rendere conto della sua condotta e, proprio a causa della sua cattiva amministrazione, gli fu tolto l’incarico.Dal brano si deduce come il ricco sia Dio e che l’amministratore siamo ognuno di noi! Dio è l’unico che ci ha donato tutto. Infatti cosa possediamo, a partire dalla nostra vita che non ci è stato regalato? Tutto ci è stato offerto gratuitamente.Dio si mostra all’uomo, ci chiama continuamente. San Luca scrive: (Lo chiamò e gli disse:).Alla richiesta di spiegazione da parte del ricco verso l’amministratore, ne viene suscitata la coscienza; la chiamata di rimprovero che riceve (rivolta a tutti noi) porta ad una conversione e ad un rinnovo spirituale; l’uomo comincia ad interrogarsi sulla sua condotta e cerca di porvi rimedio. Perché lo fa? Perché Dio si è fatto conoscere, lo ha chiamato e continuamente chiama tutti noi a conversione. Noi tutti daremo conto di come amministriamo la nostra vita. Bisogna rammentare che nonostante la dualità “MONDO”/ “DIO”, Dio è uno solo! Non possiamo crearci altri dei come ci vengono propinati dalla società.Per finire, il brano si conclude ricordandoci che: “Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza”.Noi cosa scegliamo? Come vogliamo amministrare la nostra vita, senza o con Dio?
Accolito Danilo Santimone