Aprile 23, 2024

Sono venuto a gettare fuoco sulla Terra

Commento al Vangelo di Luca 12,49 – 53 del 14 agosto 2022 (XX Domenica del T.O. – Anno C):

Nella lettura del Vangelo di oggi Gesù sembra mostrare una parte di sé a molti sicuramente apparsa improvvisamente incomprensibile: da buon Pastore, mite e umile di cuore che era, a un Maestro che invece di portare la pace annuncia che è venuto a gettare fuoco sulla terra e la divisione tra noi. Gesù in pratica vuole solo mandarci, in modo impetuoso, lo Spirito Santo, perché nell’annuncio la sua Parola dirompa in noi come una potenza esplosiva. E poi questo “fuoco…”: negli stessi scritti dell’evangelista Luca leggiamo la sua discesa sugli Apostoli nel giorno di Pentecoste e poi, sempre lo stesso Luca, mette sulla bocca dei due discepoli di Emmaus l’espressione “Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?” (Lc 24,32). Dio quindi è fuoco, la sua Parola è come un “fuoco divoratore” (Dt 4,24). Anche il suo Spirito è fuoco (Ap 4,5) ma, prima che noi possiamo gustarlo come una primizia, Gesù deve immergersi nel bagno di sangue della sua passione per poi venire glorificato sulla Croce (Gv 7,39). Quel fuoco però non dovrà mai più spegnersi e noi siamo chiamati a farlo diffondere, propagare attraverso la nostra stessa opera di evangelizzazione nelle nostre rispettive comunità. Decidere di stare dalla parte di Gesù significa quindi prendere soprattutto posizione contro tutti coloro che del Cristo non ne vogliono assolutamente più sentir parlare, ecco perché Gesù in questo brano ci parla di divisione anche nell’ambito familiare. Questa divisione è per noi quindi l’indicazione che sono giunti i tempi ultimi i quali reclamano da ciascuno di noi una scelta ben precisa: da che parte stare? Con la venuta di Gesù è giunta finalmente quindi la pienezza dei tempi e sta a noi saper leggere appunto questi segni per poter entrare, quando sarà, alla fine del nostro pellegrinaggio, nel giorno eterno di Dio (…venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno… Mt 25,34).

Guido SANTORO Diacono