Luglio 27, 2024

Ucraina. Missione Caritas per ribadire vicinanza e solidarietà

Una delegazione di Caritas Italiana, guidata dal Direttore don Marco Pagniello, si
recherà da venerdì 11 marzo a martedì 15 marzo nei centri profughi situati in Romania,
Moldavia e Polonia, ai confini con l’Ucraina, per manifestare la solidarietà della Chiesa
che è in Italia. Insieme agli operatori e ai delegati Caritas ci sarà anche Mons. Benoni
Ambarus, Vescovo ausiliare della Diocesi di Roma.
Inoltre accompagnerà ufficialmente la delegazione di Caritas Italiana la dott.ssa Elisa
Batazzi del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, come segno
tangibile della prossimità e della vicinanza del Santo Padre.
“Con la nostra presenza – sottolinea don Pagniello – vogliamo ribadire a quanti ogni
giorno si prodigano senza sosta per dare aiuti e a quanti stanno pagando sulla propria
pelle la follia della guerra che non sono soli”.
Sarà anche un’occasione per verificare e concordare canali sicuri per l’evacuazione delle
persone in difficoltà: la situazione infatti è in rapido peggioramento e in molte zone è
problematico ripristinare i servizi essenziali, inclusi elettricità, gas e acqua.
Sono milioni le persone intrappolate nelle zone colpite dai bombardamenti che spesso
non riescono neanche più a chiedere aiuto. E sempre più difficile diventa il lavoro di chi,
sul territorio, cerca in qualche modo di soccorrerle.
Le Caritas, grazie anche ai tanti volontari che localmente si sono resi disponili, sono
tutte mobilitate per fornire alloggi, generi di prima necessità, medicinali, trasporti, punti
di distribuzione di acqua e anche sostegno psicologico a quanti arrivano senza più nulla
e con la disperazione di aver lasciato la propria casa.
In Italia, dai numerosi contatti e scambi avuti in questi giorni tra le Caritas diocesane
e Caritas Italiana, è emerso un quadro che conferma la grande generosità e l’impegno
del territorio in questa emergenza. Ad oggi sono 183 le Caritas diocesane che hanno
risposto al monitoraggio in atto: le accoglienze già attivate sono oltre 1.000 mentre le
ulteriori disponibilità sono circa 5.000 ma continuano a crescere.
Si tratta di accoglienza in famiglia, nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e in
strutture diocesane.